Il nostro lavoro

Molteplici e talvolta complesse sono le situazioni per le quali ci si trova nella necessità di rivolgersi a professionisti siano essi in ambito legale e psicologico per poter far fronte ad eventi che richiedono interventi complessi, di discipline differenti. Pensiamo ad esempio ai casi di separazione o divorzio o in quelli di affidamento di un minore in cui, oltre all’indispensabile supporto da parte di un avvocato per il disbrigo delle controversie e delle pratiche legali, spesso si rende altrettanto essenziale il consulto con uno psicologo o di un pedagogista. Il peso di un’unione conclusa, gli effetti sul piano psicologico di un investimento emotivo fallito, gli attriti e i disaccordi riguardo la gestione dei figli, trovano una soluzione ottimale solo nella presa in carico da parte di un equipe di esperti.

La presenza di entrambe le figure: avvocato e psicologo può condurre ad una ottimale e serena risoluzione di casi particolarmente complessi. Questo, però, solo a livello teorico. Non è detto, infatti, che vi sia una vera collaborazione tra queste due figure professionali che, contattate separatamente dal cliente, potrebbero lavorare su binari completamente diversi, focalizzandosi in modo esclusivo sulla  propria area di interesse. Non è difficile incontrare avvocati di grande competenza, anche se non sempre specialisti del diritto di famiglia, con scarse o completamente carenti competenze dal punto di vista psicologico, tanto da ritenere che importante sia soltanto la vittoria della battaglia legale, come se in questi ambiti i  bisogni emotivi e le vicende umane di una famiglia in crisi fossero secondarie…. Allo stesso tempo lo psicologo, digiuno di diritto, potrebbe trascurare aspetti rilevanti della questione e pregiudicare l’esito del contenzioso.

Ma vi può anche essere il caso che in assenza di comunicazione, avvocato e psicologo non interagiscano tra di loro, muovendosi su piani diversi e senza un programma comune, trascurando quindi il superiore interesse dell’assistito. In queste situazioni, di fatto, è il cliente a dover fare da tramite e raccordo tra i due versanti, con un considerevole aumento dello stress e un dispendio enorme di risorse fisiche e mentali in una situazione in cui la sua esigenza primaria sarebbe quella di trovare un aiuto e una sintesi tra i professionisti interpellati.

L’integrazione Psico-Giuridica

La collaborazione diretta in una logica di equipe tra psicologi e avvocati garantirà:

• una maggiore efficacia nell’intervento – perche’ avvocati e psicologi potranno svolgere il loro lavoro operando in modo armonico e sinergico, attraverso l’ideazione di una strategia comune che tenga in considerazione tutti gli aspetti del caso, legali e psicologici, senza sottovalutare nessun elemento.
• una facilitazione economica – perche’ far riferimento ad un’unica struttura in grado di offrire servizi legali e psicologici integrati e combinati permette di abbattere i costi, offrendo un onorario più accessibile rispetto a quello che si avrebbe affidandosi a due realtà diverse per seguire il caso
• efficacia e rapidità –  perche’ il servizio prevede una presa in carico integrale e il cliente avrà la serenità di potersi affidare ad un team che prende in consegna il caso sotto tutti gli aspetti. Non ci sarà bisogno di rivolgersi a più realtà diverse e distanti, ma si avrà accesso ad incontri (in presenza o da remoto)che prevedono la compresenza di psicologi e avvocati che collaborano e comunicano tra di loro.
• professionalità e competenza – perche’ gli psicologi e gli avvocati inseriti nel progetto hanno esperienza nei campi specifici di intervento e, in particolare, si tratta di psicologi con esperienza giuridica e avvocati con particolare sensibilità in ambito psicologico.
• centralità dell’individuo – perché la cooperazione tra psicologi e avvocati permette di tener conto non soltanto delle questioni legali o economiche ma anche degli aspetti più intimi, promuovendo il benessere complessivo della persona (sia come assistito diretto che come componente della famiglia in crisi).