Maltrattementi e violenze di genere

 

Le azioni che ledono l’integrità morale, psichca e fisica perpetrate da un familiare nei confronti degli altri mebri della famiglia (partner, figli, etc) , configurano una ipotesi (rilevante sia sul piano civile che penale) di maltrattamenti in famiglia .

In questo ambito particolarmente odiosa è la situazione di “violenza contro le donne” intesa come ogni atto di violenza fondata sul genere che determini un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, comprese le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. La legge contro la violenza di genere si prefigge tre scopi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime. Con l’introduzione nel 2009 del reato di atti persecutori-stalking, che si configurano in ogni atteggiamento violento e persecutorio e che costringono la vittima a modificare la propria condotta di vita, fino alla legge sulle ‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere’, risultano infatti rafforzati la tutela giudiziaria e il sostegno alle vittime.